Quando lo sport diventa vincente, scopriamo che siamo tutti italiani, a prescindere dal colore della pelle, e ci commuoviamo ed esultiamo se i nostri concittadini particolarmente talentuosi alzano il tricolore.
Ho trovato interessante l’articolo dell’8 agosto 2021 di Maurizio Molinari su Repubblica, che ha parlato della ricchezza del Paese: “a seguito dell’arrivo di coloro che appartengono alla nostra società nazionale non perché nascono o sono figli di cittadini italiani ma perché decidono, consapevolmente, di diventarlo”.
Decidiamo quello che vogliamo fare e soprattutto se sono importanti i diritti, quelli che tante nazioni al mondo hanno affermato e che noi neghiamo per motivazioni politiche, o religiose, o legate a paure oppure a chissà quali interessi ed opportunismi.
È l’ineluttabilità delle cose non chiudere ma aprire ai popoli, che possono solo arricchirci e renderci migliori permettendoci così di diventare finalmente una nazione multietnica.
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