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Lo Spirito Assoluto nella dialettica hegeliana

di Pasquale Martucci

 

Il 27 agosto di 250 anni fa nasceva Georg Wilhelm Friedrich Hegel (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831), il filosofo più rappresentativo dell’idealismo tedesco, corrente che si sviluppò in Germania tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX, a seguito della svolta kantiana sulla teoria della conoscenza. Nella corrente idealistica, Fichte rappresenterebbe l’«idealismo soggettivo», Schelling l’«idealismo oggettivo», e Hegel l’«idealismo assoluto», seguendo lo schema di “tesi-antitesi-sintesi” da lui stesso elaborato, in cui l’unità di soggetto e oggetto, essere e pensiero, diventa mediata dalla ragione dialettica.

La sua filosofia fu tra le più profonde e complesse: Hegel sviluppò una visione storicista e idealista della realtà che ha rivoluzionato il pensiero europeo, gettando le basi per gli sviluppi successivi. Il suo sistema teorico non trascurò poi lo Stato, la storia, l’arte, la religione.

Remo Bodei ha sostenuto che Georg Wilheim Friedrich Hegel è uno di quei pensatori che hanno cambiato il nostro modo di vedere il mondo, sottolineando come il suo problema fu di comprendere la realtà, atraverso tre forme mentali: a) arte, ovvero intuizione, conoscenza immediata della realtà; b) religione, rappresentazione, immagini e miti; c) filosofia, concetto e pensiero puro. (1)

La sua opera più importante la scrisse nel 1806: “Fenomenologia dello Spirito”; tra il 1812 e il 1816 realizzò: “Scienza della logica”; nel 1817 pubblicò: “Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio”. Si tratta di tre opere che daranno sistematicità al suo sistema di pensiero. Poi pubblicò molti altri lavori su religione, diritto, politica.

Veniamo alla: “Fenomenologia dello Spirito”. Strauss (sinistra hegeliana) affermò che con quest’opera “salpò con il proprio vascello per circumnavigare il mondo, forse seguendo la rotta di Ulisse”. (2) E’ divisa in otto parti: Introduzione, Coscienza, Autocoscienza, Ragione, Spirito, Religione, Sapere assoluto, Prefazione. Hyppolite sottolineò l’importanza di “vedere come i medesimi concetti vi arricchiscano i loro significati ricomparendo in stadi diversi”. (3)

E’ il viaggio personale di Hegel, il suo itinerario filosofico, anche se non riguarda solo la sua coscienza individuale, ma segue il percorso della storia del mondo, un percorso non breve ma ampio: del resto “perfino lo Spirito (quello assoluto) del mondo ha avuto la pazienza di attraversare queste forme per l’intera loro durata temporale”, ovvero esplorare le diverse epoche dell’umanità. Ed allora l’individuo non può pensare di percorrere un cammino più breve. Questa precisazione delinea il pensiero hegeliano e permette di fare i collegamenti con coscienza e storia del mondo e le numerose figurazioni: dalla Coscienza all’Autocoscienza, e così via fino al Sapere assoluto, ovvero scienza, filosofia, letteratura, cultura in senso lato come percorso di civiltà. (4)

La “Fenomenologia dello spirito” si rivolge dunque alla storia del pensiero, attraverso un divenire, nel tempo e nelle epoche, dell’esperienza della coscienza. L’opera di fatto descrive i tre momenti dello Spirito che hanno caratterizzato la cultura umana e che si ripetono continuamente nella vita di ciascun individuo, con l’intento di dimostrare la contemporaneità del modello astratto e del modello concreto, affinché, attraverso i fatti della storia, possa dispiegarsi, rendendo conto di sé, il divenire dello Spirito (Geist). La prima posizione che lo Spirito ha assunto nella storia è quella dell’armonia originaria, rappresentata dai Greci, dove le forze del dio erano presenti nella natura stessa delle cose (animismo). Il secondo momento è quello della scissione: Dio si manifesta all’uomo, ma, attraverso il peccato originale, opera la scissione; l’uomo sperimenta l’angoscia e il dolore: è il Medioevo, l’età che precede la modernità fino a Kant. Il terzo momento è scandito dall’avvento della Ragione, lo Spirito si eleva ad una consapevolezza compiuta, conscio della tristezza della scissione, vuole riconciliarsi con il mondo, diventa così Autocoscienza, la presenza attiva di uno Spirito nel mondo che si riconcilia con il mondo stesso, la realtà è Soggetto, attività e automovimento. (5)

Per comprendere Hegel occorre poi contestualizzare il dibattito sul criticismo kantiano a proposito della cosa in sé. Allora il filosofo pensò di compiere un processo sistematico della conoscenza, partendo dalla coscienza comune (realtà come dato) ad una coscienza che riconosce il complesso intreccio di rapporti che condizionano il punto di vista comune, ovvero la coscienza attraverso le sue esperienze. (6)

Si parte dal “sapere fenomenico”, sapere sensibile, per giungere al vero sapere: un itinerario dell’anima che, attraverso “una serie di proprie figurazioni”, si purifica e si innalza allo Spirito, giungendo “alla conoscenza di ciò che è in se stessa”. (7)

Ma Hegel non trascura di affrontare l’idea di Assoluto, costruito per la coscienza e che poi diventa il problema della costruzione del tutto, cioè il problema centrale della Fenomenologia. Prima di affrontare l’Assoluto, è importante chiarire quale tipo di conoscenza è più adatta a comprenderlo: potrebbe essere la conoscenza come strumento, ma anche la conoscenza come mezzo, perché, se “viene trascurata l’indagine critica preliminare del conoscere”, si potrebbe giungere ad un tipo inadeguato di conoscenza che non consente di pervenire alla verità. Hegel critica entrambe le posizioni e giunge a dire che non sarebbe possibile conoscere l’Assoluto se “non fosse e non volesse essere già presso di noi”. (8)

Non si tratta di accedere all’Assoluto come oggetto al di là del soggetto, “ma di prendere coscienza che esso è presso di noi e noi siamo presso di lui”, e che il problema del conoscere è di “cambiare il nostro modo di conoscere”. Perviene così ad una filosofia della totalità che si manifesta attraverso una serie di contraddizioni e di opposizioni. Il suo Assoluto comporta necessariamente la possibilità di includere ciò che non può rimanere escluso, poiché esso è una totalità onnicomprensiva che non può avere nulla fuori di sé. Quindi l’Assoluto è una unione di finito e infinito, ma anche una non unione e cioè opposizione di finito ed infinito. Ma per essere infinito deve anche essere finito, ossia deve includere la finitezza al suo interno. (9)

Nella parte dedicata alla “Coscienza”, inizia il suo viaggio alla ricerca del sapere assoluto e lo fa attraverso un “procedimento dialettico”. Muovendosi tra opposizione, negazione, antitesi, si realizza lo sviluppo dialettico della realtà: l’opposizione è ciò che fa muovere la vita, l’elemento dell’infinito progresso. (10)

Procedendo oltre, per Hegel la libertà individuale non esiste e tutto è determinato nello Spirito e dallo Spirito, che è anche Ragione, Essere e Idea e, insieme, il Dio che deve essere considerato come necessità assoluta che si fa identità assoluta. Sul concetto di necessità è “in sé” un’unica essenza identica “con sé”. Ciò che è necessario è “in sé” relazione assoluta. Nella sua processualità la relazione si nega e si supera in assoluta identità. Hegel si oppone alla separazione tra ideale e reale che era tipica del kantismo: per lui il presupposto della verità della conoscenza è un “monismo assoluto” di forme spirituali che si evolvono e si assolutizzano in un’unicità continua, dove il materiale e lo spirituale sono indistinguibili e connessi in un continuo superamento di momenti necessari del divenire storico per mezzo di una nuova figura, il fenomeno. (11)

Il capitolo più importante e studiato della Fenomenologia è quello dell’“Autocoscienza”, in cui la coscienza abbandona un rapporto teorico con il mondo per instaurarne uno pratico, concreto, attivo. La stessa è convinta del “proprio potere di dominio sul mondo o di opposizione ad esso”, con riferimenti sociali, culturali, politici e religiosi. In questo capitolo, c’è la figura di servo/padrone e quella della coscienza infelice. (12)

Veniamo a quest’ultima. La separazione tra ideale e reale, tra cielo e terra, ebbe luogo, secondo il filosofo tedesco, con l’avvento del pensiero ebraico e con il successivo pensiero cristiano. Allora si realizzò l’idea di un Dio che era scisso dal mondo e non appartenente alla natura delle cose. Ora l’uomo, lasciato al suo destino, viveva in uno stato di minorità che lo portava a quel senso di frustrazione e di pena, di infelicità concettuale: si realizzava dunque la scissione o alienazione, chiamata da Hegel: “coscienza infelice”. Questa situazione è necessaria per ricercare quel senso dell’armonia perduta, per creare la consapevolezza della propria esperienza tragica, la quale si risolve nell’aspirare alla riconciliazione finale con Dio, in una sorta d’armonia dinamica. Afferma Hegel che “questa coscienza infelice scissa entro se stessa è così costituita che, essendo tale contraddizione della sua essenza una coscienza, la sua prima coscienza deve sempre avere insieme anche l’altra. In tal modo, mentre essa ritiene di aver conseguito la vittoria e la quiete dell’unità, deve immediatamente venire cacciata da ciascuna delle due coscienze”. Di qui il passo verso il movimento, un triplice movimento secondo la relazione che essa assumerà in rapporto al suo al di là che ha forma e figura: in primo luogo “come coscienza pura, poi come essenza singola, comportantesi verso la effettualità come appetito e lavoro, e in terzo luogo come coscienza del suo essere-per-sé”. (13)

La figura del servo/padrone, parte dal presupposto che l’autocoscienza è in sé e per sé solo quando si confronta con un’altra autocoscienza ed avviene “il movimento del riconoscimento”. Si tratta dice Hegel di un intreccio che presenta aspetti e significati particolari, distinti, differenziati, “e in tale differenziazione, nello stesso tempo, devono sempre essere presi e conosciuti nel loro significato opposto, cioè come non differenti”. Per lui “l’ambiguità di ciò che è differenziato è insita nell’essenza stessa dell’autocoscienza”. (14)

La dialettica si realizza attraverso il seguente processo. Il signore è coscienza essente per sé, ma a sua volta deve essere mediata con sé da un’altra coscienza. Il rapporto avviene con il servo (che agisce nella cosalità) ed è legato al padrone in quanto non autonomo, mentre quest’ultimo esercita la sua potenza e dominio sul primo. Ma il signore si rapporta alla cosa mediante il servo, che trasforma la cosa mediante il suo lavoro. Ora il rapporto con la cosa è di non autonomia da parte del signore, che ne gode solo allo stato puro, in quanto il lato dell’autonomia della cosa egli lo lascia al lavoro del servo. Ovvero si tratta di riconoscere l’uno e l’altro, di far si che le due coscienze rimuovano se stesse come essere per sé. Il fare della seconda coscienza è il fare della prima: “ciò che fa il servo, infatti, è propriamente il fare del signore”. Hegel specifica: “il signore è soltanto l’essere per sé, l’essenza, la pura potenza negativa agli occhi della quale la cosa non è nulla, e il suo è dunque un fare puro ed essenziale all’interno di questo rapporto; il fare del servo, invece, non è puro, ma è inessenziale”. Il secondo momento segna il passaggio in cui quando va verso l’altro va in realtà verso se stesso, e così accade per il servo. Ed allora, la coscienza inessenziale costituisce per il signore “la verità della certezza di se stesso”. Il signore ora comprende di non avere una coscienza autonoma e non è certo dell’essere per sé come verità. La verità della coscienza autonoma è la coscienza servile: “Come però la signoria ha mostrato che la sua essenza è proprio l’inverso di ciò che la signoria stessa vuole essere, così anche la servitù una volta compiuta, diventerà il contrario di ciò che è immediatamente. Tornata al proprio interno come autocoscienza risospinta entro sé, la servitù si trasformerà allora nel proprio rovescio, e diventerà la vera autonomia”. (15)

Per offrire qualche ulteriore spiegazione, l’autocoscienza del signore non è puramente soggettiva e immediata, ma oggettivata e mediata dal riconoscimento del servo. Ma non si realizza mai il momento in cui il signore va verso il servo e viceversa. “Se il signore tratta l’altro alla stregua di un servo, non si comporta però egli stesso da servo”, spiega Kojève, che afferma come non si realizza un riconoscimento vero e proprio. (16)

Dalla parte del servo, Hegel parla della sua ricerca verso l’autonomia, ovvero da tre momenti: paura, servizio, lavoro. La prima è la paura della vita stessa, ecco perché è pronto a rischiare per cambiare; la seconda, il servizio, implica il concetto stesso di libertà, la predisposizione ad essa; infine, lavorando, il servo si libera della propria natura che faceva di lui lo schiavo del signore, realizza cioè la propria autocoscienza. Dunque, la paura del servizio e l’attività formatrice del lavoro conducono il servo alla liberazione della coscienza e l’approdo all’autocoscienza. (17)

Il cammino dalla coscienza all’autocoscienza è il cammino del vero idealismo. Dice Gadamer che “la Fenomenologia è la scienza dello spirito che appare reale”: il principio dell’idealismo non trova alcun posto nella scienza dello spirito reale, anzi trova in esso la sua realizzazione, perché il pensare è certo di fare esperienza del mondo come sua propria verità e presenza: “egli dimostra l’idealismo della ragione passando per la certezza dell’autocoscienza”. La ragione sarebbe proprio l’unità di pensare e essere, ed allora è implicito che “l’essere non è altro dal pensiero, che l’opposizione dell’apparenza e dell’intelletto non è una vera opposizione”. Ora, dice Hegel, l’autocoscienza è divenuta per sé, ma non è ancora unità con la coscienza in quanto tale, e l’Essere non è conosciuto come spirito e ragione. (18)

Il momento speculativo hegeliano consiste nel conoscere l’Assoluto come identità di soggetto e oggetto, ove l’accento è porsi in egual maniera in tutti e due momenti. Ma è il soggetto che, riflettendo sull’oggetto, “acquista la verità di esso nella propria certezza, e si rapporta nella certezza solo a se stesso, al proprio sapere, viene ad essere il fondamento assoluto di ogni verità”. (19)

Non sono le cose che partono dall’Assoluto, ma l’Assoluto è il procedere. Da ciò se ne deduce che la Realtà è infinita, è un Soggetto che tiene i fili della storia e che parla attraverso i suoi uomini, quegli uomini che la storia l’hanno sempre fatta in prima persona e operano per il naturale svolgimento. La storia del mondo è la storia stessa di Dio, è la storia dell’avvento dello Spirito, del realizzarsi della Ragione. La fenomenologia si ripercorre a partire dalla forme più semplici della coscienza individuale; è il ricongiungersi dell’universale con sé stesso, attraversando il concreto: in pratica è come se esistessero due piani separati che s’intersecano e sovrappongono quando l’Assoluto s’incarna nello Spirito soggettivo.

A proposito della celebre frase: “Ciò che è razionale, è reale; e ciò che è reale, è razionale”, Hegel intende che la ragione (Vernunft) non è semplicemente uno strumento della mente umana, ma è intelletto (Verstand), un principio metafisico, che diviene e si sviluppa nel mondo. Nella prima parte (“ciò che è razionale, è reale), afferma che ciò che è ragionevole diventa realtà, si attua in forme concrete: un ideale razionale prima o poi si realizza e se non si realizza, vuol dire che non è razionale. La seconda parte della formula (“ciò che è reale è razionale”) dice che in tutto ciò che è reale (nella natura e nella storia) si può rintracciare un’intrinseca razionalità. La realtà ha un suo sviluppo logico, poiché è il manifestarsi di una struttura razionale (l’Idea, o Ragione), che è inconsapevole nella natura e consapevole nell’uomo. Tutto ciò che esiste deve poter essere compreso, perché non esiste veramente nulla che la nostra ragione non sia in grado di capire. Pertanto, il manifestarsi di un’azione reale è rintracciabile nella sola Ragione, origine e procedimento del reale stesso.

Hegel nell’“Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio”, specifica il farsi dinamico dell’Assoluto, ovvero il divenire, il continuo cambiamento della realtà: a) idea in sé (tesi), che può essere identificata con il Dio prima della creazione dell’entità finita (il mondo); b) idea fuori di sé (antitesi), è la Natura, cioè l’estrinsecazione o l’alienazione dell’Idea nelle realtà spazio-temporali del mondo; c) idea in sé e per sé (sintesi), che ritorna in sé, cioè lo Spirito, ovvero l’idea che ritorna al suo stadio iniziale, gonfia di concretezza, dopo il passaggio attraverso la Natura. Il compito della filosofia è di prendere atto della realtà quale essa sia. Essendo la filosofia la più alta e compiuta manifestazione dell’Assoluto, non può essere presente in ogni stadio del pensiero umano, ma solo alla fine del percorso, quando la realtà è già compiuta e non vi è più nulla da trasformare. Si tratta di rendere sistematico e organico il processo descrittivo che presuppone aspetti che per Hegel sono quelli razionali e necessari. E se il reale è razionale, la filosofia deve sostanzialmente accettare la realtà presente, senza contrapporre ad essa degli ideali alternativi poiché la realtà, sostanzialmente, è già come deve essere. Ed allora il suo compito è prendere atto della realtà storica e giustificarla con la ragione. (20)

Il merito di Hegel è di aver restituito alla filosofia il diritto e la capacità di pensare contenuti e di conseguenza “il primato assoluto del soggetto”. Il punto di partenza è identità  / non identità  che di fatto pone al centro l’uomo, anche se poi di fatto nella dialettica cerca di trovare l’oggettività. Per lui, “la filosofia antica poteva essere più vicina della moderna alla fluidità dell’elemento speculativo perché i suoi concetti non sono ancora staccati dal terreno del molteplice concreto che essi devono comprendere”: si tratta cioè delle determinazioni che devono essere elevate all’universalità dell’autocoscienza. (21)

Ora è necessario trovare l’universalità, quella che Hegel chiama la “certezza di se stesso”, ovvero l’autocoscienza. La filosofia antica sarebbe immersa nella sostanza, concetto a sé e non per sé, ovvero soggettività. Dice Gadamer che la dialettica deve essere “del nostro pensare” e non solo “del pensato”, ed allora la dialettica del concetto dovrà compiere “lo sviluppo verso il concetto del concetto, verso il concetto dello spirito stesso”. La conclusione è che si sbaglia a pensare che la dialettica sia un “traballante sistema soggettivo del pensiero di ragionamenti che vanno e vengono, ed a cui manca il contenuto” (Hegel). Ora, scrive Gadamer, quella hegeliana è una dialettica che vuole “costruire questo sistema del mondo come universale sistema di rapporti di concetti”. (22)

La dialettica dell’essere è la dialettica implicita nel linguaggio, nel rapporto dinamico tra le strutture logiche, grammaticali e semantiche: “tale dialettica si dispiega nella vivente realtà del dialogo, e non è altro che dialogo”. E procedendo così Gadamer rileva: “la dialettica deve riprendersi nell’ermeneutica”. (23)

Dice Bodei che il punto di arrivo del pensiero hegeliano è il “sapere assoluto”, e cioè che l’uomo attraverso il pensiero comprende la natura e il soggetto riesce a capire l’oggetto. L’oggettività è creare le istituzioni, lo Stato, realizzando un progetto e dunque riconoscere me stesso nelle istituzioni. E creare le istituzioni è anche fare delle azioni, dei pensieri, dei sentimenti, creare lo spirito oggettivo. (24)

In conclusione l’attualità di Hegel non è facilmente percepibile, anche se, visti gli sviluppi successivi, dobbiamo molto e siamo debitori del suo pensiero che si è elevato per dare una sistematicità non solo alle idee più elevate ma anche ai fatti concreti della realtà. Liberò la filosofia dalle astrazioni e la fece aderire al mondo, per esprimere una verità che sta nella contraddizione, nella dialettica, nel processo storico, nella fatica del lavoro storico e sociale con cui l’uomo produce se stesso e il proprio mondo.

 

Note:

  1. R. Bodei, “Hegel e la dialettica”, Gruppo Editoriale l’Espresso, 2011, 24.
  2. Georg W. F. Hegel, “Fenomenologia dello Spirito”, Armando 2007.
  3. Ivi, 12-13.
  4. Ivi, 13-14.
  5. Ivi, 119-121.
  6. Ivi, 15.
  7. Ivi, 42.
  8. Ivi, 43-46.
  9. Ivi, 47-48.
  10. Ivi, 50.
  11. Ivi, 117-178. Si tratta di una sintesi delle parti, dalla ragione al sapere assoluto.
  12. Ivi, 52-53.
  13. Ivi, 56. Da 89 a 90 e da 95 a 116.
  14. Ivi, 55.
  15. Ivi, 72-74.
  16. Ivi, 78.
  17. Ivi, 80-83.
  18. H. G. Gadamer, “La dialettica di Hegel”, Marietti 1973, 1971, 73-74.
  19. Ivi, 156.
  20. Georg W. F. Hegel “Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1930)”, Bompiani 2000.
  21. H. G. Gadamer, cit., 13-14.
  22. Ivi, 14-15.
  23. Ivi, 174.
  24. R. Bodei, cit., 21-22.

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Un poeta e il suo tempo

Alcune riflessioni sul volume: A. Barbero, “Dante”, Laterza 2020 ……………….. Sabato 11 giugno 1289, il giorno di San Barnaba, Dante […]

Dicembre 2nd, 2020

San Giovanni a Piro: il Cenobio basiliano

San Giovanni a Piro è il paese degli archi, delle stradine strette, delle scale e balaustre, dei comignoli merlati, dei […]

Novembre 29th, 2020

Paese d’anima e memoria

Di seguito pubblico due poesie dense d’amore e ricordi del paese natio di Emilio La Greca Romano —————————————————————– “A tessitura […]

Novembre 24th, 2020

L’attualità di Spinoza

Baruch Spinozaè tra le figure più affascinanti e fraintese della storia della filosofia, come è accaduto a tanti pensatori vittime […]

Novembre 22nd, 2020

Terremoto dell’Irpinia … quarant’anni fa

Scene di pianto, volti atterriti, momenti di lutto, disagi esistenziali tornano oggi alla memoria: sono passati ben quarant’anni dal terremoto, […]

Novembre 14th, 2020

Il dominio dei Social Media

Lo sviluppo del web ha radicalmente trasformato la società con l’introduzione di tecnologie user-driven, come blogs, social networks e piattaforme […]

Novembre 8th, 2020

Ricordi e memoria / Torna com’eri quando …

Emilio La Greca Romano è tante cose: poeta e scrittore, docente e giornalista pubblicista (ha collaborato e collabora con diverse testate […]

Novembre 4th, 2020

C’era Molpa oltre Palinuro

Dal mare di Palinuro si possono osservare alcune grotte impareggiabili, rocce ed una spiaggia di sabbia che brilla. La leggenda […]

Ottobre 24th, 2020

Alla ricerca delle radici – Velia

La potenza di Elea di Pasquale Martucci   Nel territorio cilentano, una città molto importante fu certamente la romana Velia, […]

Settembre 8th, 2020

Dibattito / Marx, operaismo e teoria

Ho ricevuto da Antonio Peduzzi uno scritto di Mario Tronti, a proposito ed intorno alla sua ultima pubblicazione: “La teoria […]

Agosto 30th, 2020

“Aspromonte, la terra degli ultimi”

Note a margine del film di Mimmo Calopresti: “Aspromonte, la terra degli ultimi”. Comunità e destino di Pasquale Martucci   […]

Agosto 25th, 2020

Il pensiero / Hegel

Lo Spirito Assoluto nella dialettica hegeliana di Pasquale Martucci   Il 27 agosto di 250 anni fa nasceva Georg Wilhelm […]

Agosto 15th, 2020

Storia e radici – Il Cilento

Cilento: alla ricerca delle origini di Pasquale Martucci   Il Cilento è oggi una zona molto ampia, che parte dal […]

Luglio 24th, 2020

Idee e società – Ferdinand Tönnies

Il concetto di comunità in Tönnies di Pasquale Martucci   «La teoria della società riguarda una costruzione artificiale, un aggregato […]

Luglio 13th, 2020

Riti e cultura popolare / il grano

La passione del grano e la dimensione di verità di Pasquale Martucci   Un antico rituale, rilevato da Ernesto de […]

Luglio 10th, 2020

Idee / Franco Ferrarotti

La fenomenologia del sacro di Pasquale Martucci   Le ricerche di Franco Ferrarotti, seguendo una metodologia qualitativa con il ricercatore […]

Luglio 1st, 2020

Pagine di storia / Anno 1828

I moti nel Cilento: lo studio di una Rappresentazione Rituale di Pasquale Martucci   In alcuni paesi del Cilento, si ricordano […]

Giugno 25th, 2020

Pagine di Storia – Pisacane

Sapri: la Rievocazione di Pisacane di Pasquale Martucci   Sapri è conosciuta, al di là della splendida collocazione geografica nel […]

Giugno 20th, 2020

Pagine di storia / Torri costiere

Le torri costiere del Cilento   di Pasquale Martucci   Percorrendo la costa cilentana, si possono osservare una serie di […]

Giugno 8th, 2020

Seminario ISCRA: “L’insostenibile peso della felicità e della speranza”

Possibili processi di pensiero di Pasquale Martucci   In occasione del Seminario ISCRA online (6-7 giugno 2020), dal titolo: “L’insostenibile […]

Maggio 31st, 2020

Ricerca&territorio – Mitologia

U curdone ru monaco Aspetti mitologici e cultura popolare cilentana di Pasquale Martucci (il saggio è disponibile integralmente e con […]

Maggio 21st, 2020

LAURINO / SANT’ELENA

Un culto antico e importante di Pasquale Martucci   “La storia di Laurino è strettamente intrecciata a quella della sua santa […]

Maggio 17th, 2020

Epistemologia della complessità – EDGAR MORIN

EDGAR MORIN L’attualità del pensiero del teorico della complessità e la centralità della relazione soggetto-oggetto-ambiente per realizzare l’inizio di un […]

Aprile 29th, 2020

Pagine di storia / I Basiliani

I Basiliani e le comunità cilentane di Pasquale Martucci   A questi monaci, arrivati nel territorio a nuclei sparsi o […]

Aprile 25th, 2020

Martin Heidegger – letture critiche

Contro l’odio, i fascismi e i populismi, propongo la lettura del volume di Antonio Peduzzi sulle controverse idee del grande […]

Aprile 16th, 2020

Sapori&saperi – la tipicità cilentana

La storia dell’alimentazione e la tipicità cilentana di Pasquale Martucci   La scoperta e la riproposizione della tradizione alimentare è […]

Aprile 11th, 2020

Gli insegnamenti di un maestro: Aldo Musacchio

Cultura e formazione umana come fattori indispensabili allo sviluppo   Il sociologo dello sviluppo Aldo Musacchio, docente in diverse Università […]

Aprile 9th, 2020

Coronavirus: biologia o economia?

Coronavirus: biologia o economia?   Il filosofo Umberto Galimberti propone le sue argomentazioni/concettualizzazioni sul Coronavirus. Riprendo alcune parole chiave tratte […]

Marzo 29th, 2020

Le paure sociali – Ritualità e distanze sociali

Ritualità e distanze sociali   In un periodo di crisi per la pandemia da coronavirus vengono modificate le forme rituali […]

Marzo 28th, 2020

XXIV Edizione Concorso di Poesia

XXIV Edizione Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio – Città di Eboli” dedicato a Orlando Carratù con Borse di studio […]

Marzo 20th, 2020

Fenomeni criminali – La ‘ndrangheta

Il mito dell’invisibilità di Pasquale Martucci   Svuotare la ‘ndrangheta dall’interno significa fare capire che il crimine crea ricchezza per […]

Marzo 10th, 2020

Le paure sociali – Complessità e coronavirus

Complessità e coronavirus La lezione di Miguel Benasayag di Pasquale Martucci   Non mi ero ancora occupato di coronavirus per […]

Marzo 6th, 2020

Antichi rituali – La rinascita

Il tempo quaresimale di Pasquale Martucci   Nella cultura popolare il bisogno del sacro è essenziale, in quanto l’uomo avverte […]

Febbraio 28th, 2020

La storia come un romanzo

Ancora alcune riflessioni sull’opera di Antonio Scurati: “M. Il figlio del secolo”, Bompiani 2018.   La storia come un romanzo […]

Febbraio 25th, 2020

Concorsi di poesia e narrativa – “Centro Culturale Studi Storici”

 

Febbraio 19th, 2020

Riti&tradizioni – Carnevale

La tradizione delle maschere   Di seguito, riporto alcuni brani tratti dai riti e alle tradizioni cilentane carnevalesche. Si tratta […]

Febbraio 6th, 2020

Tendenze sociologiche – Luca Ricolfi

La società del Giovin Signore   Giovin Signore, o a te scenda per lungo Di magnanimi lombi ordine il sangue […]

Gennaio 28th, 2020

Pagine di storia – I Bulgari nel Basso Cilento

I Bulgari nel Basso Cilento   L’area della valle del Mingardo è stata interessata, dopo il crollo dell’impero romano, dalla […]

Gennaio 23rd, 2020

Tendenze epistemologiche – Jürgen Habermas

Dopo dieci anni di lavoro, a 90 anni compiuti, il teorico dell’agire comunicativo, dei paradigmi di mondi vitali e sistemi, […]

Gennaio 16th, 2020

Riti&tradizioni – Sant’Antonio Abate

La festa del fuoco   “Il rumore serve a spaventare e allontanare le potenze maligne, il fuoco a illuminare il […]

Gennaio 7th, 2020

Riti&tradizioni – La festa del maiale

Il destino del porco di Pasquale Martucci   A gennaio, quando è ormai ben grasso, l’animale è prelevato con l’inganno […]

Dicembre 24th, 2019

Un anno da non dimenticare

https://www.ricocrea.it di Pasquale Martucci Un anno da non dimenticare e l’auspicio di un Buon 2020   Un anno fa, nel […]

Dicembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – I rituali natalizi del Cilento

Antonio Di Rienzo, ricercatore di cultura storica e tradizione popolare cilentana, alla fine del 1987, su “Il Mezzogiorno Culturale” (A. […]

Dicembre 15th, 2019

Pagine di storia – Salerno longobarda

Salerno longobarda di Pasquale Martucci   Nell’anno 849, millecentosettanta anni fa, Salerno divenne uno dei due principati longobardi del sud; […]

Dicembre 10th, 2019

Pagine di storia – Il castello di Rocca

Il castello di Rocca   Le prime notizie su Rocca Cilento (da rocca, roccia, fortezza su un monte; XI secolo: […]

Dicembre 7th, 2019

Storia&tradizioni – La festa dell’Immacolata

La festa dell’Immacolata Le regioni italiane si preparano al Natale con tradizioni sacre, festeggiamenti antichi e piatti tipici di Nisia […]

Dicembre 2nd, 2019

La partecipazione e l’agorà

Un popolo di persone normali e di tutte le età, accomunati dalla lotta ai populismi, sfidano con partecipazione civile e […]

Novembre 23rd, 2019

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie

Le vie di fuga dalle chiusure identitarie di Pasquale Martucci   “Siamo pieni di vie di uscita. Forse sono proprio […]

Novembre 18th, 2019

Storia&tradizioni – L’olio d’oliva

L’OLIO D’OLIVA: UNA COSTANTE NEI SECOLI La molitura delle olive tra significati e tradizioni del presente e del passato di […]

Novembre 16th, 2019

Memorie dal territorio – Dopo la ruralità

La quietanza meridionale. I paesi dell’osso dopo la ruralità

Novembre 11th, 2019

Storia&tradizioni – San Martino

“A San Martino se fano i zeppule e se prova u’ vino” Tradizioni culinarie cilentane nell’estate di San Martino   […]

Novembre 10th, 2019

Muri da abbattere

Trent’anni fa veniva abbattuto il Muro di Berlino, anche se ancora oggi sono tanti i muri simbolici e fisici che […]

Ottobre 31st, 2019

Natuzza Evolo / tra vita e aldilà

Dieci anni fa si spegneva Natuzza Evolo, una donna che ha rappresentato, nella cultura popolare religiosa, un forte legame tra […]

Ottobre 28th, 2019

Territorio&Cultura – la poesia

Concorsi di poesia di Gaeta (LT) e di Auletta (SA)

Ottobre 20th, 2019

Memorie dal territorio – Fiore!

Ricevo e pubblico due brani di Antonio Pellegrino. Nella foto c’è Gerry il pastore, chiamato anche Fiore.   Fiore! Sempi […]

Ottobre 7th, 2019

Memorie dal territorio – E’ cangiata l’aria

Con questo intervento, una riflessione sul cambiamento dei tempi, inizia la collaborazione di Antonio Pellegrino (laurea in Sociologia), attuale Presidente […]

Ottobre 6th, 2019

Idee & parole – Ernesto de Martino

Il mondo magico di Ernesto de Martino di Pasquale Martucci “Presenza, esserci nel mondo, esserci nella storia sono espressioni equivalenti […]

Settembre 25th, 2019

Idee & parole – I saperi di Dionigi

Nella criticità della vita di oggi, occorre che l’individuo ripensi un “nuovo umanesimo” che tenga conto della storia e della […]

Settembre 20th, 2019

Storia&tradizioni – Il giorno delle antiche nozze

Ricevo e pubblico l’articolo di Nisia Orsola La Greca Romano sul rito nuziale   Da sempre le nozze rappresentano un […]

Settembre 15th, 2019

Idee & parole – Socrate

Nella nostra società si avverte il bisogno di tornare a valorizzare le molteplici forme del dialogo, così come indicato da […]

Agosto 25th, 2019

Le storie – Jerry Essan Masslo

A trent’anni dall’omicidio di JERRY MASSLO ancora non abbiamo compreso che … “Ciascuno di noi è straniero di un altro” […]

Agosto 15th, 2019

Idee & parole – Giovambattista Vico

Vatolla, Vico e la cipolla di Pasquale Martucci Vatolla è situata su una collinetta che domina il paesaggio sottostante e […]

Agosto 8th, 2019

Idee & parole – Fabrizio De André

“Per quanto voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”   L’espressione è tratta da: “Storia di un impiegato”, un […]

Agosto 4th, 2019

Bibbiano, dove sta il bene dei bimbi

LETTERA APERTA DEGLI OPERATORI DELL’INFANZIA È stata scritta una lettera/appello da Mauro Mariotti e Paolo Siani. Aderisco pubblicando il documento, […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La festa del Santo Patrono

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla festa del Santo Patrono nella tradizione culinaria del […]

Luglio 31st, 2019

Storia e tradizione culinaria – La cucina dei marinai

Ricevo e pubblico il lavoro di Nisia Orsola La Greca Romano, sulla tradizione culinaria dei marinai   AVE MARIS STELLA […]

Luglio 30th, 2019

Vallo della Lucania – Il rito di San Pantaleo

Il rito di San Pantaleo di Pasquale Martucci   San Pantaleone è festeggiato almeno in due grossi centri del territorio […]

Luglio 24th, 2019

Idee & parole – Antonio Gramsci

Il concetto di egemonia culturale e la questione meridionale di Pasquale Martucci   Cent’anni fa, il 1 maggio 1919, iniziò […]

Luglio 14th, 2019

Cosmo Guazzo: una vita al servizio del territorio

Presso la Pro-Loco di San Martino Cilento, sabato 13 luglio 2019, per riflettere sui lavori di Cosmo Guazzo si è […]

Giugno 26th, 2019

Epistemologia della soggettivazione

Il soggetto/attore, i diritti universali e la società ipermoderna nel pensiero di Alain Touraine di Pasquale Martucci   Assistere ad […]

Giugno 9th, 2019

Un antico rituale: la festa del pane

La festa del pane di Pasquale Martucci     La panificazione è stato sempre un momento molto importante nella tradizione […]

Maggio 19th, 2019

Contro l’indifferenza, per la conoscenza

Intolleranza, divieti, tentativi di limitazione delle libere espressioni di idee: una sorta di società ad una dimensione, quella prevalente. Tutto […]

Maggio 17th, 2019

In memoria di Domenico Chieffallo

Per ricordare lo storico e meridionalista cilentano, produciamo alcune considerazioni e un articolo del 1995 di Domenico Chieffallo.   Note […]

Maggio 5th, 2019

Grave perdita per la cultura cilentana

Riceviamo e pubblichiamo un commento / ricordo sulla scomparsa dell’amico Amedeo La Greca, da parte del prof. Emilio La Greca […]

Maggio 5th, 2019

Riti e tradizione non solo culinaria del Cilento

Ho con  grande interesse letto gli scritti di NISIA ORSOLA LA GRECA ROMANO sulla tradizione culinaria del Cilento, e non […]

Maggio 5th, 2019

Comunità e cultura popolare, linguaggio, cilentanità

Dopo aver realizzato molti studi sul territorio, a partire da questo intervento analizzo gli elementi che ne costituiscono i tratti […]

Aprile 15th, 2019

Simboli e Rituali – Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti”

Il Cilento Antico e “Il canto dei cumpràti” di Pasquale Martucci   I rituali rappresentano “una connessione tra passato, presente […]

Marzo 11th, 2019

DINO BETTI

Un uomo che ha attraversato, vissuto e trasmesso il suo tempo di Anna Avagliano e Pasquale Martucci   Dino Betti […]

Febbraio 21st, 2019

Verso un modello postindustriale. La proposta del sociologo Domenico De Masi.

I limiti delle società attuali e le possibilità del “migliore dei mondi esistiti finora”. Occorrerebbe costruire un modello ideale di […]

Febbraio 13th, 2019

Ricerca Bibliografica sul Cilento

Progetto: “BENI CULTURALI CNR” Anni 1998-2000 C.P.S. Ricerche S.r.l. / Università di NAPOLI – Facoltà di Sociologia   Tra il […]

Febbraio 7th, 2019

LA SCELTA DI RICOCREA

LA SCELTA DI RICOCREA Ricerca, costruzione, creazione, queste sono le parole chiave del sito che ho da qualche mese realizzato: […]

Febbraio 1st, 2019

Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La visione del sociologo Aldo Musacchio

La visione di Aldo Musacchio: i fondamenti di una cultura per lo sviluppo del territorio di Pasquale Martucci   Per […]

Dicembre 25th, 2018

Festa al Castello: cultura e memoria – dicembre 2018

TEGGIANO Festa al Castello: cultura e memoria di Pasquale Martucci   La Corte in Festa – Natale al Castello, Teggiano […]

Novembre 4th, 2024

Sguardi sociologici 2 / Osservare il margine

Il secondo sguardo si occupa del concetto di margine, periferia, distanza di un territorio dal suo centro. Il margine e […]

Ottobre 28th, 2024

Il senso della singolarità

Il sociologo Danilo Martuccelli nelle sue ricerche si è dedicato alle problematiche dell’individuo nella sua relazione con la società, introducendo […]

Ottobre 21st, 2024

Sguardi sociologici (1) / Il sociologo del territorio

Inizio questa rubrica, per offrire un punto di vista che parta da lontano e vada lontano. E che si rivolga […]

Ottobre 17th, 2024

Premio: “L’identità del Cilento” (seconda edizione)

Il Premio Artistico-Letterario: “L’identità del Cilento”, riservato ai giovani del territorio dell’antico Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è giunto […]

Ottobre 14th, 2024

L’anima della tofa

Note sul libro di Gerardo Vassallo: “La tofa: una conchiglia e la voce della sua anima”, Galzerano Editore, settembre 2024 […]

Ottobre 9th, 2024

Sull’ermeneutica di Gadamer

Hans-Georg Gadamer è il filosofo che ha affermato l’universalità dell’ermeneutica, rilevando il “primato della dimensione storico-linguistica rispetto a ogni forma possibile di […]

Ottobre 2nd, 2024

Le immagini dell’identità cilentana

Qualche riflessione sulla prima edizione del Premio: “Identità del Cilento”, riservato ai giovani. L’approccio visuale.   Il Premio “L’identità del […]

Settembre 26th, 2024

Vallo della Lucania. Presentazione del libro: “Identità Evolutive”

Sabato 28 settembre 2024, alle ore 18:30 a Vallo della Lucania, sarà presentato il libro scritto da Luigi Leuzzi e […]

Settembre 20th, 2024

Prospettive tra psiche e società

“Psiche, che significa anima, io, viene simboleggiata dalla farfalla, anima sfuggente che ha una vita così breve. È lieve, difficile […]

Settembre 11th, 2024

Festivalfilosofia 2024: “I tanti volti di psiche”

Da venerdì 13 a domenica 15 settembre, a Modena, Carpi e Sassuolo si terrà l’annuale Festivalfilosofia dedicato a “psiche”. Saranno approfonditi […]