Cultura e formazione umana
come fattori indispensabili allo sviluppo
Il sociologo dello sviluppo Aldo Musacchio, docente in diverse Università italiane, ricercatore e consulente per Enti e Ministeri, ha avuto sempre l’idea di valorizzare e permettere la crescita dell’individuo per consentire il miglioramento e il progresso delle condizioni di vita sociali.
Le sue attività di studioso sono state indirizzate ad intervenire per progettare e gestire lo sviluppo, attraverso informazione, formazione ed educazione, partendo dal passato per creare il nuovo ed affermando la categoria della storicità in direzione del “sapere per agire”, “intendere per intervenire”, avere coscienza di ambiente, territorio, paesaggio, beni culturali per poterli gestire ed affermare. (A. Musacchio, “La regione mediterranea e le matrici del paesaggio”, in “Il paesaggio mediterraneo. Atti del Convegno”, Centro Internazionale di Studi sul Paesaggio Mediterraneo, Capri ottobre 1995, Crea S.r.l. 1997)
A partire dalla seconda metà degli anni novanta del novecento, Aldo Musacchio si è anche occupato di attività progettuali per conto del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, che grazie anche alla sua spinta divenne patrimonio dell’umanità e riserva di biosfera dell’Unesco.
Intervenendo proprio su fattore umano e crescita culturale, il Formez (Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno), costituito formalmente nel 1966, intese compiere molte attività per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno. A proposito di formazione, Musacchio sosteneva che si affermò l’idea di dare al Formez “poteri di intervento in campo sociale”, e che era necessario un investimento culturale “contemporaneo se non anticipatore rispetto all’intervento economico”. Una parte delle risorse stanziate doveva servire a formare le classi dirigenti, capaci di attuare le giuste modalità dell’intervento. Era necessario “creare cittadini nuovi … testimoni dei valori di cittadinanza come requisito fondamentale della convivenza civile”. (A. Peduzzi, “C’era una volta il Formez”, “Il Manifesto”, 6 agosto 2004)
Il pensiero di Musacchio sull’importanza del capitale umano, ancora oggi l’elemento più importante della crescita e dello sviluppo, fu evidenziato da Antonio Peduzzi, scrittore e filosofo marxista, di formazione intellettuale operaista, una quindicina di anni fa.
Pubblico integralmente quell’articolo sul sito nella sezione: “Pubblicazioni”.
Leggo con grande piacere questo articolo così significativo che illumina e dà il giusto risalto a una grande figura d’Intellettuale e di Uomo,. Il Professor Aldo Musacchio è stato il mio prezioso Maestro di scrittura, una persona di una grande lungimiranza, veramente speciale , unica,, moralmente integra come ce ne sono poche, padrino della mia bambina e mio amico prezioso.
È una persona che mi ha permesso di diventare ciò che sono. Per questo sapere che viene ricordata e riconosciuta mi riempie di gioia
Grazie!
Sono contento che l’intervista al mio amico Aldo (ci vedemmo a casa sua a Borgo Vittorio, Roma) abbia suscitato interesse anche dopo tanti anni. Anche il Formez la utilizzò.
Avevo avuto una certa idea per lui, ma non riuscii nell’intento.
Sono contento che l’intervista susciti interesse dopo tanti anni.