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Ricevo da Carmen De Luccia uno scritto che tratta un argomento importante, specie in proiezione futura, un concetto difficile da definire esattamente che prefigura un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, popolati da avatar.


L’idea di metaverso si è diffusa come un terreno fertile per l’innovazione e l’esplorazione, dando origine a un panorama complesso e stimolante che supera i confini della realtà virtuale convenzionale.  Il metaverso è una tecnologia dirompente che avrà un impatto sulla società nei prossimi decenni, consentendo esperienze immersive in ambienti sia virtuali che fisici. Sebbene ancora concettuale, metaverse converge l’universo fisico e digitale, consentendo agli utenti di attraversarli senza soluzione di continuità tra gli stessi.

L’immersione digitale offre alle persone l’opportunità di viaggiare nel tempo, esplorando ambienti immersivi per lavorare, imparare, effettuare transazioni, socializzare con gli altri.

Sebbene ancora sperimentale, il metaverso dovrebbe rivoluzionare il management e il marketing perché offre nuove opportunità per la pianificazione delle attività, l’interazione e il coinvolgimento dei consumatori.

È stato definito come una rappresentazione spaziale tridimensionale basata sulla realtà virtuale e aumentata, in cui le persone possono utilizzare avatar personali per lavorare, giocare e comunicare in modo sincrono tra loro.

Diversi autori hanno tentato di definire il metaverso, anche se si tratta di un concetto in continua evoluzione. Si parla di: un universo generato dal computer definito spazio collettivo nella virtualità; un nuovo tipo di applicazione internet e forma sociale che integra una varietà di nuove tecnologie; una rete massicciamente scalabile e interoperabile di mondi virtuali 3D, che possono essere vissuti in modo sincrono e persistente da un numero illimitato di utenti.

Le caratteristiche di base sono legate alla “multitecnologia”, alla “socialità”, all’“iper-spaziotemporalità”. Secondo Ball, gli attributi sarebbero: resistenza (senza pause); sincronicità (esiste per tutti e in tempo reale); senza limite (tutti possono partecipare ad uno specifico evento, luogo, attività); economia pienamente funzionante (creare, possedere, investire, vendere); abbracciare il mondo fisico e quello digitale; interoperabilità; contenuti ed esperienze gestite da una gamma incredibile di collaboratori.

Matthew Ball rileva la distinzione tra mondi e giochi virtuali, spazi virtuali, realtà virtuale, economia digitale e virtuale. Per lui, il metaverso non è gioco per l’ambito ristretto, ma nemmeno può essere inteso solo come una piattaforma con contenuti generati dagli utenti.

Già nel 1992 Stephenson nel suo romanzo di fantascienza: Snow Crash, immaginava avatar realistici che si incontravano in edifici in 3D e in altri ambienti di realtà virtuale. Un libro del 1909, intitolato: Machine Stops di E. M. Foster, descrive una terra resa inabitabile da un disastro ambientale, che costringe quasi tutti gli esseri umani a vivere sottoterra in singoli pod. Nel mondo immaginario di Foster, una macchina globale enormemente complessa fornisce tutti i desideri e i bisogni dell’umanità, dalle necessità di base (ad esempio, aria pulita, luce, nutrimento e riparo) ai desideri più elevati (ad esempio, intrattenimento, letteratura, musica, interazioni sociali).

Il concetto di metaverso di cui discutiamo ai giorni nostri è un mondo digitale parallelo in cui avatar realistici si incontrano in ambienti di realtà virtuale 3D.  Si tratta di una realtà parallela collettiva, persistente e interattiva creata sintetizzando tutti i mondi virtuali per formare un universo che gli individui possono attraversare senza soluzione di continuità: le persone possono abitare il metaverso attraverso i loro avatar digitali e sperimentare il mondo virtuale in più forme. È una realtà parallela in cui gli esseri umani possono lavorare, giocare e comunicare: non è semplicemente una versione virtuale di internet, piuttosto sostituisce completamente l’internet attuale e consente ai suoi utenti di abitarlo.

È un mondo in cui gli individui possono viaggiare senza restrizioni quando e dove vogliono, un mondo in cui ogni esperienza diventa possibile e accessibile.

Il metaverso è radicalmente diverso dalle tecnologie passate per tre dimensioni: funzionalità; interoperabilità; immersività. È una tecnologia che può svilupparsi mediante tre elementi costitutivi: infrastruttura di rete; piattaforma di potenziamento o mondo virtuale; dispositivi abilitanti.

Lo sviluppo di metaverse sfrutta non solo i risultati tecnologici avanzati, ma anche lo sviluppo dell’e-commerce e la digitalizzazione di tutti gli aspetti della vita. Con la rapida progressione nell’hardware (ad esempio, unità di elaborazione grafica) e software (ad esempio, capacità di progettazione grafica), la fedeltà dei mondi virtuali emergenti è migliorata in modo significativo.

Il metaverso, con le sue varie funzionalità e strumenti, consente ai marchi di offrire offerte impossibili nel mondo reale che andranno a modificare il comportamento dei consumatori. Poiché le leggi della natura non si applicano al mondo virtuale, i marketer possono essere altamente fantasiosi e creativi e fornire prodotti unici. Il virtuale aiuterà i marchi a interagire con una vasta gamma di consumatori: gli annunci all’interno del metaverso possono essere altamente interattivi, cosa che non è possibile con altri media. L’alto livello di immersione e interattività consentirà ai consumatori di utilizzare il prodotto virtualmente e aiuterà i marchi a costruire modelli di acquisto più solidi.

I consumatori vivranno lo shopping come una grande avventura attraverso un’esperienza iper-personalizzata nel comfort del loro spazio personale. Inoltre, i segmenti di consumatori basati sulla diffusione della teoria dell’innovazione si uniranno al metaverso, come evidenziato dalla sua crescente popolarità nelle opportunità di social networking, dalle collaborazioni personali e professionali, dall’interfaccia, dall’interoperabilità della piattaforma e dagli sforzi persistenti nel migliorare l’esperienza del mondo reale.

Il metaverso come strumento offre una integrazione del mondo reale in vari modi, consentendo di affrontare compiti che sarebbero difficili o impossibili da svolgere nella realtà. Ad esempio, può essere utilizzato per esplorare aree remote, fornire trattamenti psicologici o addestrare reclute per situazioni di guerra. Inoltre, sostituisce gli ambienti familiari come uffici, lezioni faccia a faccia e cure mediche, consentendo attività che altrimenti sarebbero impraticabili a causa di limitazioni geografiche o economiche. Esso semplifica anche compiti complessi, come l’ingegneria aeronautica, e aumenta la coerenza da una prospettiva multimodale, fungendo da strumento per l’analisi e la simulazione di fenomeni sociali, etici e politici.

Dal punto di vista aziendale, offre vantaggi significativi consentendo un’analisi più approfondita sull’esperienza effettiva degli utenti, risultando più preciso delle tradizionali analisi basate sui sondaggi di opinione.

Il metaverso come obiettivo viene utilizzato presentando al contempo sfide e opportunità. In questo caso può migliorare le prestazioni sociali, economiche e culturali, giocando un ruolo significativo nel mitigare la discriminazione e le disuguaglianze sociali, come quelle legate al Paese di provenienza, all’aspetto fisico, al genere e al colore della pelle.

Se nel mondo reale, le risorse limitate spesso aumentano la competizione e generano effetti collaterali sociali negativi, nel metaverso la produzione di oggetti e risorse può essere virtualmente illimitata, riducendo la competizione e promuovendo interessi comuni. Di conseguenza, esso può contribuire a ridurre la discriminazione e le disuguaglianze sociali, fornendo un ambiente in cui le persone possono interagire in modo più equo e inclusivo.

L’uso del metaverso nell’ambito dell’istruzione presenta un enorme potenziale per migliorare le esperienze di apprendimento online e creare ambienti che replicano l’esperienza della classe faccia a faccia. È importante sviluppare modelli educativi che possano simulare modalità di apprendimento fisico e affrontare le sfide imposte dai cambiamenti dell’insegnamento.

Sebbene le implementazioni educative nel metaverso siano ancora in una fase iniziale, il potenziale è notevole.

Il legame con la sostenibilità è di grande importanza, poiché l’adozione e lo sviluppo del metaverso possono avere profonde implicazioni sulla sfera ambientale, economica e sociale. È essenziale bilanciare gli aspetti economici e finanziari con quelli ambientali, sociali ed etici del mondo reale per garantire uno sviluppo sostenibile.

Ci sono tuttavia anche considerazioni critiche. Nel metaverso, la raccolta e l’uso dei dati degli utenti devono essere gestiti in modo etico e conforme alle linee guida e ai regolamenti appropriati. Un uso non etico dei dati potrebbe compromettere la fiducia degli utenti e limitare il potenziale del metaverso come complemento alle transazioni fisiche faccia a faccia.

È importante riconoscere che, come molte altre tecnologie, il metaverso può avere conseguenze

negative se non viene adeguatamente gestito e regolamentato. Il concetto di “darkverse” evidenzia il potenziale per il crimine organizzato e altre attività dannose che possono avvenire all’interno dello spazio virtuale. Queste conseguenze negative includono problemi come la violazione della privacy, la proliferazione di contenuti dannosi o illegali, la truffa online, il cyberbullismo e persino la creazione di ambienti che promuovono odio, discriminazione e radicalizzazione.

Queste preoccupazioni possono essere affrontate attraverso una governance efficace del metaverso, che comprende regolamenti, normative e strumenti di moderazione appropriati: le piattaforme del metaverso possono implementare politiche di sicurezza robuste, strumenti di filtraggio dei contenuti, meccanismi di segnalazione e risposta rapida alle violazioni delle norme.

Inoltre, la sensibilizzazione e l’educazione degli utenti sulle pratiche online sicure e responsabili possono svolgere un ruolo fondamentale nel mitigare i rischi: promuovere comportamenti etici e rispettosi all’interno dello spazio virtuale può contribuire a creare un ambiente più sano e positivo per tutti gli utenti.

Infine, è da segnalare l’importanza della collaborazione tra governi, organizzazioni, aziende e la comunità online nel suo insieme per affrontare le sfide legate al “darkverse” e garantire che il metaverso possa essere sfruttato in modo sicuro e responsabile per il bene di tutti.

La psicologia umana è fortemente influenzata dall’ambiente fisico in cui si trova, e l’avvento del metaverso presenta nuove sfide e opportunità per la salute mentale e fisica degli individui.

Studi in cyber-psicologia hanno evidenziato che l’uso dei dispositivi di realtà estesa può influenzare negativamente la salute umana, con effetti sulla vista e sulla dipendenza. Infatti, l’immersione prolungata nel metaverso può portare a una sfocatura dei confini tra realtà e virtualità, generando stress e disagio psicologico e fisico nel lungo termine. Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo alla dipendenza, specialmente tra i bambini, e al potenziale impatto sulla loro salute emotiva e sicurezza.

È cruciale che i creatori e gli operatori adottino misure per proteggere la salute mentale e fisica degli utenti: includere limiti di tempo di utilizzo, realizzare strumenti per il monitoraggio e il controllo della dipendenza, nonché risorse per il supporto psicologico e la consapevolezza degli effetti collaterali.

La protezione della sicurezza personale è una priorità: sono fondamentali protocolli di autenticazione efficaci per proteggere queste informazioni e garantire che i dati biometrici degli utenti siano al sicuro. Occorre garantire un ecosistema metaverso inclusivo e rispettoso, che promuova comportamenti etici.

In conclusione, il metaverso deve essere sviluppato e analizzato considerando una vasta gamma di questioni, dallo sviluppo tecnologico all’etica dei dati e all’impatto ambientale. Solo integrando questi aspetti sarà possibile massimizzare il suo potenziale.

 

Carmen De Luccia

(Il lavoro integrale dell’autrice è: “Il metaverso come nuovo mezzo di comunicazione: controversie e nuove opportunità”)

2 Responses to “Il metaverso tra opportunità e criticità”

  1. Pasquale Martucci

    Ricevo da Bonaventura Rino Di Bello il seguente commento

    Buongiorno, approfitto anch’io per segnalare una serie di contenuti interessanti. Il primo link è per un documento in PDF, il secondo link si riferisce a un articolo ANSA, i successivi sono sunti di articoli che riportano ciascuno il link alla fonte originale con il contenuto integrale, per chi fosse interessato ad approfondire.
    Un caro saluto a tutti.
    Bonaventura ‘Rino’ Di Bello

    • (44) Psicoterapia e intelligenza artificiale :come si usa la A.I in psicoterapia Panoramica su come viene utilizzata l’intelligenza artificiale in psicoterapia | Paolo Orlando – Academia.edu
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    • Bonaventura Di Bello – Pagina 4 – Notizie su IA e tecnologia, “curate” dall’IA generativa (wordpress.com)
    • Tre modelli Italiani di Intelligenza Artificiale in sviluppo al Cineca – Bonaventura Di Bello (wordpress.com)
    • L’IA ricostruisce il percorso delle metastasi per migliorare la diagnosi del cancro – Bonaventura Di Bello (wordpress.com)

  2. Pasquale Martucci

    Grazie per le segnalazioni.

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