Pasquale Martucci e Antonio Di Rienzo
Publication year: 2023

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato Nera D’Auto nella sua casa di Roccadaspide. È un’artista interessante, che espone le sue opere in tutto il territorio nazionale e non solo.
Abbiamo ripercorso il suo pensiero artistico e il suo rapporto con il Cilento.
Nera D’Auto si sente legata al “Movimento dello Spazialismo”, o arte spaziale, fondato nel 1946 da Lucio Fontana. Gli artisti che si riconoscono in questa corrente d’arte moderna riproducono i movimenti delle particelle nella luce, dipingono vertiginose spirali nelle quali si può riconoscere la forma intima dell’energia. Fin dalla metà degli anni novanta del novecento, sulla spinta di quel movimento, furono realizzate tele con buchi, cui fecero seguito i celebri “tagli”, applicati sia in pittura, in scultura e nell’arte ceramica. Fontana si presentava ai suoi critici con tele bucate che definiva concetti spaziali, offrendo un’immagine pura, aerea, assoluta, che attirava comunque molte perplessità. Queste forme d’arte sono basate da un lato dalla materia da plasmare, dall’altro dalla ricerca dell’ignoto del cosmo, che riconduce ad intuizione, mistero, divinazione. E Nera riconduce la sua arte proprio a questi temi.

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