Pasquale Martucci
Publication year: 2021

L’uomo ha sempre sentito il bisogno di appoggiare la sua fede a qualcosa di concreto e di tangibile che faccia quasi da intermediario tra lui e la divinità. Da cui le credenze nella virtù miracolosa delle sante reliquie.

Per reliquie si intendono i resti di corpi dei santi e dei martiri, ma anche gli oggetti e gli strumenti conservati in luoghi sacri e di culto. Negli stessi Atti degli Apostoli, si parlava di fazzoletti che venivano posti sui malati dopo che erano stati a contatto con Dio, e “le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano”.

Il termine proviene dal latino reliquiae, resti, equivalente al greco leipsanon, lasciare in ricordo. Prima dell’avvento del Cristianesimo alcuni oggetti erano conservati in memoria di persone realmente esistite, ed erano associati a particolari sistemi religiosi o culturali. Le reliquie sono dunque sia i resti di un individuo dopo la sua morte che gli oggetti, venuti effettivamente a contatto con il suo corpo, quelli usati per la penitenza, gli strumenti di prigionia, di martirio o di passione. Le persone, che avevano orrore della morte, con la reliquia trasformavano quell’orrore in speranza.

 

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